E' arrivata la primavera, un timido sole si fa sentire, gli uccellini cantano e le Bradipe si rincoglioniscono...
Perchè vi chiederete? ve lo racconto io perchè...
"Visto che è una bella giornata potrei andare al lavoro in bici" penso...premetto che non ho una macchina mia, di solito uso i mezzi pubblici o vado a scrocco con quella della suocera che un po' va bene però chiederla tutti i giorni scoccia...
Quando ho provato ad usare i mezzi pubblici per andare al lavoro la scena è stata più o meno questa:
Bradipo: Buongiorno Signor Autista, questo tram per caso ferma nel TalPosto?
Autista: Non lo so...
Bradipo: Ma...come non lo sa? Lei guida il tram e non sa dove va?
Autista: Guardi sulla guida dei trasporti...
Bradipo: Ho già guardato (mica son scema!), ho visto che il TalPosto è segnato solo al ritorno e all'andata no, mi chiedevo se fosse una svista, se comunque ci passa oppure no...
Autista: Io mi fermo nel posto X...
Bradipo: Ok...quindi all'andata il tram ferma nel posto X, circa 2 km dal TalPosto da dove però la stessa linea passa al ritorno...logico direi...
Morale della favola: se vado in autobus devo partire un'ora prima e farmi due km a piedi e al ritorno ho la fermata proprio davanti al lavoro...pagando 2.80 € di biglietto...
Da qui la mia decisione di prendere la bicicletta...
Già la scelta della bici si rivela catastrofica "prendo la mia (modello "anteguerra" 20 kg con altri 5 kg di seggiolino posteriore modello "dopoguerra" porta nano) o quella di mio marito (leggerissima bici da corsa)"? secondo voi quale ho scelto? ma la prima ovviamente...perchè poi devo andare a prendere il nano e non so dove metterlo...
Parto tra il traffico cittadino piena di bei pensieri in testa "devo assolutamente prendermi una bici nuova stile quella di Orso Bruno, più leggera, veloce, comoda, perchè da oggi in poi tutti i giorni di sole andrò in bicicletta...sì sì sì, bike forever...in fondo sono ancora atletica, che ci vorrà mai per fare qualche km, la strada è bellissima, tutta sulla ciclabile, sono la donna più fortunata del mondoooooooo..."
Arrivo al depuratore, entro in una nube di puzza di merda insopportabile ed inizio a pensare che questo è l'unico neo della faccenda...ma non prendo in considerazione una cosa essenziale...non credo voi conosciate l'Ora del Garda (a meno che non abitiate a nord del suddetto lago...)...vi siete mai chiesti perchè sul lago di Garda vada tanto di moda il windsurf e vengano turisti da tutta Europa a praticarlo? l'
Ora del Garda è un "leggero" venticello costante che soffia da sud a nord da dopo pranzo fino a prima dell' ora di cena che fa la felicità di tutti i surfisti in ogni stagione...peccato che non si limiti a soffiare nei dinorni del lago ma imbocchi le vallate su e su per km, km e km...il mio percorso si snoda in lung'Adige, direzione SUD ovviamente...
Tutta la strada col vento contro...
Sono senza parole (e senza fiato...), pedalo e praticamente la mia bici sta ferma, sono appena partita, non sento più le gambe e ansimo come un bulldog...qualche ciclista in tuta aderente da ladro mi supera e francamente mi chiedo come cazzo faccia ad andare così veloce (ma anche solo ad andare avanti, io per poco non vado indietro...), maledico la volta che ho avuto questa brillante idea, dall'Adige mi sembra che anche i germani e le folaghe mi prendano per il culo...nuotano più veloci di me...non so come ma arrivo a destinazione, gli ultimi 500 metri li faccio a piedi spingendo la bici, entro al lavoro paonazza, in maniche corte con una mega chiazza di sudore dietro la schiena e le ascelle pezzate "scusate sono venuta in bici..." "in bici, ma sei matta?" "sì, credo di sì...comunque è la prima e l'ultima volta, potete giurarci...", una collega mi consegna i due kg di miele che le avevo ordinato giorni prima...benissimo, al ritorno avrò da portare anche questi!!! Al ritorno però avrò il vento a favore!!!
Ritorno: Parto con slancio spinta dal vento e filo via come un razzo, mi sembra di essere Bip-bip quando scappa dal Coyote, sfreccio tra le auto e imbocco la ciclabile, quasi quasi non mi serve neanche pedalare, neanche il tempo di stamparmi un sorriso ebete in faccia che....STOP...il vento come è venuto se ne va e mi lascia lì sola con le mie forze (che dopo il viaggio d'andata ormai non ho più...) e con i miei due kg di miele...